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Come si fa ad avere una respirazione corretta?

Più della metà del lavoro di uno speaker, di un attore o di un cantante si basa sulla respirazione corretta. Pensateci: è grazie all’aria che respiriamo che le corde vocali vengono messe in vibrazione, giusto?

I polmoni sono gli organi deputati alla respirazione e si trovano all’interno della cavità toracica; quando si riempiono d’aria e quindi si gonfiano, il torace si espande.

Provate ad appoggiare le mani sulle vostre costole e prendete un bel respiro: sentite come si espandono verso l’esterno?

L'inspirazione

L’atto d’inspirazione (l’aria entra nei polmoni attraverso la bocca o il naso) può essere di due tipi:

 

  1. Costale-clavicolare: definita più semplicemente “respirazione alta”, provoca l’espansione delle costole superiori, riempie i polmoni solo nella loro parte alta, innalza le spalle, gonfia il petto e crea quindi tensioni nocive e inutili soprattutto a collo e spalle. Assolutamente da evitare nel canto, nella recitazione e soprattutto nella vita! È la classica respirazione delle persone ansiose.
  2. Costale-diaframmatica: sicuramente corretta! Utilizza l’elasticità della gabbia toracica (costole inferiori fluttuanti), i muscoli addominali-intercostali e il diaframma. Quest’ultimo è un muscolo involontario che divide la cavità toracica da quella addominale.

 

Durante l’inspirazione, i polmoni si riempiono d’aria anche nella loro parte inferiore e provocano l’abbassamento del diaframma che dalla forma a cupola diventa piatto: l’addome sporge in avanti (l’intestino viene spinto in giù dal diaframma e quindi si espande), le costole inferiori si aprono lateralmente, la zona lombare si allarga, le spalle e il petto rimangono bassi e rilassati.

State utilizzando quasi tutto il polmone e state “gonfiando” l’addome e non il torace. È la respirazione più naturale del mondo: se osservate un neonato che respira, noterete che gonfia l’addome proprio come un palloncino. Quindi non la dovete imparare, la dovete soltanto ricordare ed allenare di nuovo…

Utilizzate principalmente la bocca per respirare quando parlate o cantate: è vero che il naso serve a far arrivare l’aria riscaldata e filtrata alla laringe e ai polmoni, ma è altrettanto vero che la quantità d’aria respirabile per via nasale è nell’unità di tempo un terzo rispetto a quella per via orale e vi costringerebbe a fare pause più lunghe per prendere fiato e a chiudere la bocca durante l’inspirazione (notate che cosa fate mentre parlate e mi darete ragione!). La via nasale potrà essere usata all’inizio del vostro speech o della vostra canzone, quando potrete prendere fiato in tutta tranquillità e senza fretta.

Se usate principalmente il naso per prendere aria non fatevi problemi, continuate per la vostra strada: assecondate sempre la natura del vostro corpo.

 

Chek

 

Mettetevi di fronte a uno specchio e inspirate naturalmente mantenendo la postura corretta (poi espirate!); osservate come si comporta il vostro corpo:

  • Le spalle e il petto non si alzano?
  • È presente un’espansione spontanea dell’addome?
  • Le costole inferiori si aprono lateralmente?

Se tutto questo succede, avete una corretta respirazione costale-diaframmatica! Ricordate che durante l’inspirazione i muscoli addominali devono rimanere rilassati perché, se fossero contratti, non permetterebbero al diaframma di scendere e l’aria riempirebbe soltanto la parte alta dei polmoni (respirazione costale-clavicolare). Nel videocorso “VoiceMotion” troverete ottimi esercizi creati apposta per allenare e rendere naturale questa respirazione.

 

Immaginate di avere una cintura all’altezza della vita che si stringe quando buttate fuori l’aria e si allarga in tutte le direzioni quando inspirate; un hula-hoop all’altezza della vita che è piccolo quando espirate e diventa sempre più grande man mano che prendete aria.

Se tendiamo a mantenere la pancia “in dentro” mentre camminiamo, parliamo, viviamo in generale, sarà impossibile fare la respirazione corretta; i muscoli addominali creerebbero infatti una sorta di “rigida pancera” che non permetterebbe al diaframma di scendere ed espandere coste e addome. Quindi, se la “pancetta” c’è, mentre cantiamo dovrà per forza di cose farsi notare!

 

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